Quantcast
Channel: Impossibile Fermare i Battiti | Lifestyle Blogger Roma
Viewing all articles
Browse latest Browse all 452

Serendipity: se non cerchi, trovi!

$
0
0
Mai sentito parlare di serendipidità? L'italiano in questo caso smorza la magia, l'orecchio suggerisce di utilizzare sempre il termine "serendipity", aiuta a meglio comprenderne il senso...Pronunciatela lentamente, lasciatevi pervadere dal suono, riuscite a sentirlo dentro, tra gabbia toracica e cuore? 


Come tutte le cose più belle, come tutte le cose che vale la pena di vivere sulla propria pelle, anche la serendipity non ha nulla di tangibile. Non possiamo indicarla, non possiamo afferrarla, non possiamo comprarla, non possiamo spiegarla, ma se abbiamo necessità di parlarne, possiamo fare come facevano gli antichi: utilizzare analogie, esperienze condivise, immagini, segni ed esempi; senza aver mai la presunzione di rendere bene il concetto...Perché la serendipity fa parte di quella cerchia di meraviglia che l'uomo vive, ha vissuto, può ricordare, può desiderare ma che difficilmente potrà descrivere a parole. 
Faccio un tentativo:
"C'è un momento di buio totale in cui strabuzzi gli occhi e ti opponi alla realtà. Il tuo mondo era a colori e non ti arrendi a quella camera scura. Inizi a lamentarti, tutto quel nero davanti ai tuoi occhi non ti piace e non ti dai pace. Vai a caccia di strumenti. Prendi un pennello e con della vernice gialla pitturi quel nero. Diventa tutto giallo e tutto sommato pensi che non sia così male. Passa del tempo e quel giallo inizia a non convincerti. Una volta vedevi sfumature, prospettive, dimensioni, colori, ora è tutto monocolore. Ricomincia il pianto, si trasforma in rabbia, rancore, negatività. Continua questa danza per giorni fin quando non ti arrendi all'evidenza ed inizi a camminare. Lasci da parte l'oscurità dei tuoi pensieri e ti abbandoni alla vita. Quel nero, pitturato di giallo e poi pitturato di rosa, di celeste, di verde e poi di arancio non era invalicabile e non serviva pitturarlo. La soluzione ai tuoi lamenti è sempre stata lì davanti ai tuoi occhi, eppure eri troppo preso dalle tue negatività per accorgertene. Arriva quel giorno in cui stai facendo tutt'altro, il tuo flusso di pensieri è implicato in altri lidi e per caso si accende la lampadina. Ti avvicini a quella parete che ti ostinavi a pitturare perché ti impediva di vedere tutta la bellezza che ti ricordavi di aver visto, e ti accorci che era di cartongesso, due martellate di potenza e si sarebbe sgretolata. Quel muro era un problema e come tutti i problemi aveva in sé la sua soluzione."
Tutto questo groviglio di parole, questa pseudo-storia per tentare di avvicinarci a qualcosa che abbia a che fare con la serendipity. Il termine, che rientra tra le parole d'autore, fu coniato dallo scrittore Horace Walpole, e deriva da Serendip, antico nome persiano dello Sri Lanka. Venne utilizzato per la prima volta in una lettera del 1754, indirizzata ad Horace Mann, dove Walpole faceva riferimento alla fiaba persiana "Tre prìncipi di Serendippo", racconto in cui i tre protagonisti trovano sul loro cammino una serie di indizi, che li salvano in più di un'occasione. Una vera e propria definizione del termine la fornisce, invece, Walter Bradford Cannon, fisiologo americano, che nel 1945 definisce la serendipity come “la facoltà di trovare le prove a sostegno di un’ipotesi in modo del tutto inaspettato, o la capacità di scoprire nuovi fenomeni o relazioni tra fenomeni diversi senza avere avuto l’esplicita intenzione di scoprirli”. Attraverso lo studio dei potenziali elettrici cerebrali è emerso che la capacità di elaborare stimoli visivi aumenta quando l’osservazione del mondo esterno non è guidata da aspettative definite. La serendipity è quindi "magia" con base scientifica, si produce quando siamo disattenti, o per lo meno, quando non siamo osservatori attivi, ossia non siamo focalizzati su ciò che, in base ad esperienze passate, ci si aspetta di ottenere per il futuro. La serendipity è un'apertura mentale verso il mondo, verso l'altro, è una condizione, è, per certi versi, un modo di affrontare la vita in maniera ottimistica, ma non è una forzatura, perché la serendipity non è in noi, può arrivare e arriva solo quando non la cerchi. Non è un incontro, non è una persona nello specifico, non è un fatto, è semplicemente un "rendersi conto di qualcosa". Possiamo accogliere questo fenomeno o metterci nella condizione di desiderarlo, ma non dobbiamo fare nostra questa modalità, dobbiamo semplicemente assecondarla in maniera naturale. Preoccupazioni immotivate, timori, paura, ansia e negatività vanno combattute cercando sempre di arrivare al nocciolo del problema, al motivo che le scatena. La fiducia nella vita è una delle condizioni che più avvicinano l'uomo a questo stato di benessere. Allontanarsi dai pregiudizi, dalle apparenze, dagli inganni, cercare sempre di guardare oltre, un po' più in là del nostro naso e poi non buttare via niente, perché ogni cosa ha il suo senso, ogni incontro ha la sua ragione. Se inciampi è inutile sbraitare, ascolta il messaggio, vai più lentamente oppure guardati intorno perché la vita è tendenzialmente giusta, ci mette sulla strada delle situazioni e lo fa sempre in maniera benevola. 
Potrei continuare per ore, potrei scriverne per giorni ma non avrebbe senso alcuno. Serendipity, è solo una parola, si vabbè, si fa per dire.
Voi avete delle parole del cuore, delle parole che vi fanno vibrare l'anima magari per la loro musicalità o per il significato che gli attribuite? La mia lista è lunghissima. Qualche esempio? Whisper, utopia, saudade, sciabordìo, shadow, komorebi, lullaby and last but non last wahlverwandtschaft. 

Credit Photo: Ph Andreea Iancu-Stylist Roxana Porumbacu

Viewing all articles
Browse latest Browse all 452

Trending Articles