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Le migliori 10 scuse per lasciare

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Che siano sincere, sentite o semplicemente "scuse d'autore" poco importa...Lasciare non è affatto semplice e subire la scusa lo è anche meno. Al giorno d'oggi le relazioni traballano, le coppie vivono in un precario equilibrio. Lasciarsi va di moda, è tra i trend di stagione! E' brutto dirlo, ma i dati che emergono dalle ultime ricerche sociologiche parlano chiaro: i tempi cambiano, la tecnologia avanza, ma le scuse per lasciare sono sempre le stesse.


Le scuse si tramandano di generazione in generazione, sono un patrimonio dell'umanità; ogni mezzo secolo si modernizzano, ci si aggiunge un briciolo di fantasia, un filo di personalizzazione e giusto una goccia in più di verve. Ma, in parole povere e stringendo stringendo, il sunto resta lo stesso: Ti lascio. Punto. Il vero motivo resterà all'oscuro del mondo, anche se è più che palese: Ti lascio perché non ti amo abbastanza. Ma in quanti hanno davvero il coraggio di ammetterlo? Sentirselo dire può fare male, questo è indubbio, ma un'amara verità è meglio di un'oscura scusa. Davanti ad un dato di fatto, prima o poi, te ne fai una ragione. Davanti ad una bella scusa invece no, ti crucci per giorni, senza sapere che è inutile stare lì a piangerci sopra, capire dove e come hai sbagliato. E' inutile chiamare a rapporto il comizio di amiche, fare insieme l'analisi grammaticale di frasi e periodi interi, è anche poco utile ricercare il motivo di un gesto o scavare dentro un'espressione: nella migliore delle ipotesi l'occhiolino è un tic e la lacrima è a causa del valzer del moscerino.
C'è poi qualcosa di ancora più deleterio: interpellare l'universo opposto. La speranza è quella di raggiungere la verità assoluta e invece, intervistando l'altro pianeta, non facciamo che andare incontro ad un gran rischio; quasi sempre dietro l'angolo si nasconde lo sciacallo, una sottospecie di uomo (ma anche di donna), pronto a sfruttare la tua debolezza a suo favore. L'approfittatore ti circuisce, ti riempie di belle parole, ti fa capire che non hai perso niente, che tu meriti di più e guarda caso, sei così tanto fortunato da essere ad un passo dalla felicità- "tu guarda che cul"- ce l'hai proprio davanti la persona giusta. Mai lasciarsi abbindolare, quello non è un amico, quello non è il tuo salvatore, quello è un subdolo e per evitarlo bisogna saperlo riconoscere. Il giocatore è seriale, dice a te quello che potrebbe ripetere ad altre mille prede, mentre l'amico vero è quello che sa a memoria ogni tua sventura, quello che c'era prima e c'è anche ora, quello che ti dice ciò che non vorresti sentirti dire.


Ma torniamo a noi. Come sopravvivere ad una scusa? Come prendere bene una pseudo battuta d'arresto? Autostima- Fiducia nel futuro- Consapevolezza. Mai buttarsi giù, perché se una cosa non è andata per il verso giusto, probabilmente non doveva andare. Fatalismo? No no, chiamasi amor proprio. Se conosci il tuo valore sai bene che puoi farcela, sai che puoi contare sulle tue capacità, sai che potresti scalare una montagna anche da sola e quindi, qualsiasi sia la scusa subita, ricorodati che è pur sempre una scusa e tu non meriti scuse, meriti qualcosa di speciale. Per vivere bene bisogna vivere consapevolmente. E questo non significa perdere il lato romantico; l'amore vero esiste, ma non tutti gli amori sono veri, altrimenti se fosse così semplice trovarlo, non sarebbe così tanto celebrato nelle favole. Quante volte ci siamo dovute bere un succo di scuse appena spremute? Quante volte le abbiamo rifilate? Quante lacrime abbiamo versato? Ci sono scuse più nobili e scuse meno nobili, ci sono scuse veritiere e scuse menzognere, ci sono una miriade di scuse che aleggiano nell'etere e sono certa che insieme potremmo dare vita ad una lista da mille e una notte.
Cari miei, arrivo al dunque: ho bisogno di voi. Urgono le vostre esperienze, quelle delle vostre amiche o dei vostri amici, quelle delle amiche delle amiche o degli amici degli amici, insomma, uniamoci e creiamo insieme un bel decalogo con tutte le scuse che ci hanno raccontato per lasciarci o che abbiamo, miseramente, raccontato per lasciare. Che ne dite? Mi date una mano? Sarà una specie di esperimento sociale e social; con un po' di sana ironia e di cinismo analizzeremo tutte le scuse, le smonteremo e ne rideremo insieme. Perché i sentimenti sono una cosa seria, ma le scuse no, le scuse non hanno niente a che fare con i sentimenti. 

La speranza è che il post che ne uscirà fuori possa strappare un sorriso a coloro che, nel momento di disperazione, consultano google cercando di dare una spiegazione alla scusa ricevuta. La verità, quando si lascia o quando si viene scaricati è solo una: "...Che non gli piaci abbastanza" (cit. della celeberrima pellicola cinematografica) senza forse e senza ma, senza giri di parole. Quel film è la Bibbia e se doveste venirvi qualche dubbio, non sprecate troppe energie, premete play e tutto vi sembrerà più chiaro.

A voi la parola. Lasciate nei commenti la prima scusa che vi viene in mente oppure scrivetemi via mail a impossibilefermareibattiti@gmail.com ! Scatenatevi e condividete, perché, in questo caso, ogni scusa è buona!!! I risultati del nostro social experiment saranno on line il 21 Giugno...
Niente scuse: PARTECIPATE, PARTECIPATE, PARTECIPATE!!!

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