"Ti lascio perché...ti amo troppo!" hai mai subito o utilizzato questa scusa ? Beh, sembrerebbe rientrare nella classifica delle 10 scuse per lasciare più gettonate dagli uomini.
Per carità, è vero, lasciare non è affatto semplice, subire la scusa però lo è anche meno, specie quando la diplomazia con cui avviene l'atto è, per così dire, disarmante e lascia l'altro con terribili interrogativi, che però guarda caso non serviranno a nulla perché il lui di turno sembra determinato: "ormai ho preso questa decisione!"
Al giorno d'oggi le relazioni traballano, le coppie vivono in un precario equilibrio. Lasciarsi va di moda, è tra i trend di stagione. L'estate è finita e il 90% delle storie iniziate sotto il solleone tendono a spegnersi. I tempi cambiano, la tecnologia avanza, ma le scuse per lasciare sono sempre le stesse e che siano sincere o semplicemente "scuse d'autore" poco importa.
Le scuse sono un patrimonio dell'umanità; si tramandano di generazione in generazione, si modernizzano, si geolocalizzano, cambiano le modalità di azione e anche i mezzi ma, in parole povere, il sunto resta lo stesso: "Ti lascio. Punto."
Il vero motivo resterà all'oscuro per il mal capitato/a, anche se è più che palese:
"Ti lascio perché non ti amo abbastanza."
"Ti lascio perché non ti amo abbastanza."
In quanti hanno davvero il coraggio di ammetterlo? Sentirselo dire può fare male, questo è indubbio, è più potente di una lama che ti si conficca nel cuore, ma un'amara verità è meglio di un'oscura scusa. Davanti ad un dato di fatto, prima o poi, tendi a fartene una ragione. Davanti ad una bella scusa invece no, ti crucci per giorni, ti colpevolizzi, chiami a rapporto il comizio di amiche, fate insieme l'analisi grammaticale di frasi e periodi interi, scavate dietro il motivo di un gesto o dentro un'espressione, ma nella migliore delle ipotesi l'occhiolino è un tic e la lacrima, invece, avviene a causa del moscerino che ha planato nel suo occhio.
E' inutile stare lì a piangerci sopra, in certi casi non sei tu ad aver sbagliato é la tua metà che ha pensato bene di darsela a gambe.
C'è poi qualcosa di ancora più deleterio: interpellare l'universo opposto con la speranza di raggiungere la verità assoluta. L'effetto, tienilo a mente, ti mette a rischio. Intervistando l'altro pianeta non facciamo che andare incontro ad un gran rischio. Dietro l'angolo, si cela il pericolo, lo sciacallo, una sottospecie di uomo -o di donna, (qui ti parlo del vampiro, altra tipologia da cui scappare). Lo sciacallo è proprio lì, pronto a fare della tua debolezza il suo punto di forza. La lei o il lui di turno ti circuisce, ti conforta, ti riempie di belle parole, ti spiega i motivi per cui non hai perso niente, ti dice che tu meriti di più e guarda caso, sei talmente tanto fortunato da essere ad un passo dalla fine delle sofferenze - "tu guarda che cul"- ce l'hai proprio davanti la felicità: eccola la persona giusta.
Vade retro sciacalli, quelli non sono amici, quelli sono subdoli adulatori pronti ad abbindolarti per arrivare allo scopo.
Per evitare di incappare in questa tipologia di persone bisogna imparare a riconoscerli. Gli sciacalli sono giocatori seriali, con copioni già recitati, l'amico vero, invece è quello che lascia parlare te anche se sa a memoria ogni tua sventura, quello che non cerca di convincerti ma ti ascolta per poi dirti ciò che non vorresti sentirti dire.
Ma torniamo a noi.
Ecco la classifica delle 10 scuse per lasciare, le più utilizzate dagli uomini:
1) Ti lascio perché...ti amo troppo!
2) Siamo troppo diversi, non può andare
3) Mi sto affezionando, non voglio, ho paura di innamorarmi
4) La distanza tra noi è un problema, non ce la faccio.
5) Ho rivisto la mia ex, sono ancora innamorato di lei
6) Tu sei perfetta, ma questo non è il momento giusto.
7) Devo concentrarmi sul lavoro, meglio evitare.
8) Sto bene con te, ma in questo momento non cerco una storia seria.
9) Mi sono lasciato da poco, non mi sento pronto
10) Mi piacerebbe conoscerti meglio, ma senza sentirmi troppo legato.
Ed ora, come sopravvivere ad una di queste scuse?
Come prendere bene una pseudo battuta d'arresto?
La filosofia senz'altro aiuta: "Se una cosa non è andata per il verso giusto, forse non doveva andare". Non si tratta di fatalismo, ma di amor proprio. Se conosci il tuo valore sai bene che riuscirai a superare anche un periodo no, sai che potrai sempre contare sulle tue capacità, sai che potresti scalare una montagna anche da sola e quindi, qualsiasi sia la scusa subita, metabolizza.
Una scusa, credibile o meno, è pur sempre una scusa e tu non meriti scuse.
Le parole chiave per ritornare a stare bene sono 3:
-Autostima
-Consapevolezza
-Fiducia nel futuro.
Credi in te stesso, sii consapevole, razionalizza le situazioni e poi sogna.
L'amore vero esiste, ma tu non lo hai ancora incontrato e tutte quelle scuse che ti hanno rifilato portano solo ad una questione: quando si viene scaricati "la verità è che non gli piaci abbastanza"cit. dalla celeberrima pellicola cinematografica.
Consiglio quel film a quanti stanno cercando di risolvere enigmi sulla scelta dell'ex partner e poi, dato che condividere è sempre terapeutico, se ti va racconta la tua esperienza qui nei commenti: la scusa più assurda che hai utilizzato o che ti sei dovuta sorbire?